La Guardia Costiera ha fermato la nave di Bansky perché ostacolava i soccorsi e violava le norme del codice di condotta.
La Louise Michel, la nave rosa di Banksy, il famoso street artist, è stata fermata e resterà ferma al porto di Lampedusa dopo l’ultima traversata. Secondo le autorità italiane avrebbe violato il codice di condotta delle Ong compiendo salvataggi multipli. Il nuovo codice per le navi delle Ong è previsto un salvataggio alla volta per portare subito le persone in salvo. In questo modo, avrebbe complicato il coordinamento dei soccorsi.
Infatti, la nave di Banksy avrebbe ignorato la disposizione di raggiungere il porto di Trapani dopo il primo intervento di soccorso facendo rotta verso altri tre barconi sui quali stavano intervenendo già i mezzi della Guardia Costiera. “Ci impediscono di lasciare il porto e prestare soccorsi in mare. Questo è inaccettabile“, hanno detto gli attivisti della nave Michel secondo cui “le ultime morti in mare non sono un incidente né una tragedia. Sono volute”.
Cosa è accaduto alla nave di Banksy?
La Guardia Costiera italiana ha giudicato che il comportamento della nave “complicava il delicato lavoro di coordinamento dei soccorsi e la non osservanza delle disposizioni ha inoltre rallentato il raggiungimento di un porto di sbarco per i migranti salvati nel primo intervento, inizialmente individuato in quello di Trapani dal ministero dell’Interno, inducendo così a ridisegnare la decisione in modo da far convergere l’arrivo della ong, per motivi di sicurezza e di urgenza, nel porto di Lampedusa, già peraltro sollecitato dai numerosi arrivi di migranti di questi ultimi giorni”.
Resta in uno stato di fermo quindi la nave di Banksy dopo aver salvato 178 migranti nelle acque libiche da quattro imbarcazioni diverse. Il nome della nave rimanda ai valori che la ispirano ovvero quelli dell’anarchica francese Luoise Michel e «mira a combinare il salvataggio con i principi del femminismo, dell’antirazzismo e dell’antifascismo» capitanata da Pia Klemp una biologa marina tedesca.
